Orologio tourbillon di lusso uomo L.U.C Flying T Twin

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Orologio tourbillon di lusso uomo L.U.C Flying T Twin

Come funzionano gli orologi a carica manuale?

Da Info Watchmaster, 9 February 2021

Come funzionano gli orologi a carica manuale

Carica manuale: Classico antiquato o senza tempo?

ROLEX OYSTER PERPETUAL 114300

OMEGA SPEEDMASTER MOONWATCH 3570.50.00

Carica manuale Carica automatica Benefici Orologi con una ricca storia

Carica regolare come rituale

Struttura possibilmente più sottile

Visuale illimitata del movimento per orologi con fondo in vetro Maggiore precisione

Non è necessaria la carica manuale

Quasi nessun segno di usura

Maggiore durata, poiché la molla non può essere tesa eccessivamente Svantaggio La precisione dell'orologio potrebbe diminuire

Necessaria carica regolare

Sforzo maggiore per la tenuta della corona Orologi con una storia recente

Movimento per lo più coperto dal rotore

È necessario indossare o caricare l'orologio regolarmente

Dai classici a quelli stravaganti: Gli orologi a carica manuale

Il Calatrava: Orologio a carica manuale di eterna eleganza

PATEK PHILIPPE CALATRAVA 3796 D

Il Moonwatch guadagna punti grazie al lavoro manuale

Stravaganza con carica manuale di Mouawad

Orologi e spiagge #3: Appunti personali sul tourbillon

Il tourbillon è complicato, e non solo da costruire. Conoscerlo, capirlo, e soprattutto scriverlo, non è per niente facile. Perchè? Perchè per me – in un orologio meccanico – è il particolare che meglio rappresenta quanto l’Alta Orologeria sia “immortale”.

Nato per assolvere a “precisi compiti tecnici” (correggere gli errori causati dalle forze gravitazionali sulla molla del bilanciere) nei Secoli in un segnatempo è diventato in assoluto la complicazione più bella da mostrare. Infine, in special modo nell’ultimo decennio, il tourbillon non ha mai cessato di dividersi, moltiplicarsi, inclinarsi, e alleggerirsi molto più di una piuma.

Per questa complicazione si progetta ex-novo un intero movimento: quando c’è di mezzo “Lui”, organi con funzioni apparentemente semplici come un sistema di ricarica, diventano obsoleti ed inadeguati. Il tourbillon non si può applicare a un movimento base come un modulo della Grande data o del cronografo: essendo un organo regolatore, è la parte centrale di un Calibro.

In un orologio meccanico, e volendo continuare ad usare una molla a spirale libera, da questo meccanismo non ci si può che aspettare i migliori risultati in fatto di conseguimento della precisione. Tutto il resto non importa perché la “precisione assoluta” è compito di macchine (con un DNA digitale) che a distanza di qualche mese saranno superate, e così via sino all’infinito.

Se tutto ciò non dovesse bastare, e se ci fai caso, il tourbillon – inventato e brevettato da Abraham-Louis Breguet il 26 giugno del 1801 – per non rischiare di farsi mai “rinchiudere” dalla tecnologia, è mutato pian piano da dispositivo tecnico, in arte e filosofia del tempo.

Venendo al dunque, per quanto la gabbia di cui è costituito sia formata da minuscoli elementi, “farli entrare tutti in un post” è impossibile anche per chiunque – a differenza mia – possieda le più elevate doti di sintesi. Ecco alcuni suggerimenti su articoli da leggere che trattano di tourbillon tra gli oltre 160 al momento presenti nel blog Orologi di Classe.

L’ultracomplicato e un emblema della tradizionalità

Impossibile non menzionare il Vacheron Constantin che per anni fu anche l’orologio (da polso) più complicato del mondo. Il tourbillon deve “regolare” il tempo esatto, che serve a buona parte delle altre 15 complicazioni a bordo del Calibro 2750 (834 elementi). Il tourbillon a forma di croce di Malta, icona del marchio, è anche un elemento decorativo – sia statico sia dinamico.

Il Tourbillon a tre ponti d’oro di Girard-Perregaux è tra quelli più legati alla tradizione, in particolar modo del marchio di La Chaux-de-Fond.

Greubel Forsey e BLU

Per ora Robert Greubel e Stephen Forsey hanno deciso di dedicare le loro opere praticamente solo a questa complicazione. Il Quadruple Tourbillon à Différentiel Sphérique ne ha ben 4 che ruotano in tempi e angolazioni differenti.

Bernand Lederer, colui che fondò il marchio BLU, acronimo di Bernand Lederer Universe, è un mago dei tourbillon – al plurale visto che nel modello MT3 l’orologiaio indipendente ne montò con disinvoltura 3 in linea che, ruotando su tre assi separati, si occupano di misurare ore, minuti e secondi. Interessante per motivi d’eleganza visiva l’oscillazione, regolata da Lederer a 14.400 a/h che corrispondono a 2 Hz.

La parola a Breguet

Non è solo dovere includere in questi appunti personali il marchio cui storicamente si deve l’invenzione di questa complicazione. Ovvio che Breguet abbia dedicato molto spazio al tourbillon, in special modo c’è una collezione che ne enumera molti e, con una punta di meritato orgoglio, è stata chiamata “Classique Complications”. Con altrettanto ironia e un po’ fuori argomento ti segnalo il Classique Chronometrie 7727 10 Hz – un orologio novità 2012 che insieme al silicio e l’alta frequenza presenta una soluzione rivoluzionaria per migliorare la stabilità dell’asse del bilanciare in ogni posizione, grazie a due microperni disposti alle estremità dotati di elettromagneti molto potenti. L’8 marzo scorso in piena Baselworld 2012 scrissi “Breguet, l’inventore del tourbillon supera Breguet?!”. Affascinante.. e penso sia un argomento interessante da discutere tra appassionati, ma prego di farlo eventualmente qui nel post a lui dedicato.

Il Tourbillon Volante

Nonostante sia usato come prima scelta da marchi di ogni parte del mondo, incluso quelli svizzeri e blasonati come Cartier e Roger Dubuis, certamente già saprai che il tourbillon volante è una creazione dell’orologeria di scuola sassone. Inventato nel 1920 da Alfred Helwig – docente alla Scuola di Orologeria di Glashütte – rappresenta la prima sostanziale evoluzione dai tempi del progetto originale di Abraham-Louis Breguet. La gabbia fissata da una, anziché due, estremità la fa sembrare “volare” sul movimento. Nell’articolo cui link appena sopra troverai un’emozionante descrizione di questa variante a cura dell’orologiaio indipendente Thomas Prescher.

Due orologi che mi vengono in mente con tourbillon volante D.O.C. – tra quelli costruiti a Glashütte – sono il Tourbillon “Pour le Mérite” di A. Lange & Söhne e il recente ultracomplicato Grande Cosmopolite di Glashütte Original.

Tourbillon Multi-Asse

E’ evidente che il tourbillon nacque per essere montato in un orologio da tasca da riporre nel taschino del panciotto. Quindi, il genio Breguet che gli diede la luce studiò un meccanismo per compensare efficacemente gli spostamenti dell’asse di rotazione della molla della spirale libera che avvenivano in posizione verticale, con accelerazioni in antero-posteriore.

D’altronde a quell’epoca, se non per la donna, nessuno avrebbe mai immaginato di fissare un orologio al polso! Il tourbillon volante, progettato circa 120 anni dopo era di per sé più preciso, ma anch’esso dipendente da quella postura. Stiamo parlando di precisione ottenuta da strumenti che misurano il tempo meccanicamente, e non in assoluto: ricordi quanto scritto all’inizio dell’articolo? Con la tecnologia di oggi un tourbillon a un asse – se ben regolato – è sicuramente un orologio più preciso della media, ma a rigor di logica un tourbillon la cui gabbia rotea per esempio su due assi ha le caratteristiche per meglio correggere gli errori causati da diverse posture oltre quella verticale. Un recente esempio di una gabbia di tourbillon che rotea su due assi è l’orologio Sphérotourbillon di Jaeger-LeCoultre, ma in realtà quei due assi non bastano ancora.

Tra matematica realtà e arte

Per correggere tutti gli errori che potrebbero emergere dall’uso da polso, il tourbillon dovrebbe ruotare su tre assi, come il Triple Axis di Thomas Prescher che puoi vedere nel video qui di seguito. Oppure ce ne vorrebbero diversi, come ad esempio il Quadruple Tourbillon di Greubel Forsey, ognuno deputato a correggere la frequenza in tutte le possibili posizioni che il segnatempo potrebbe assumere.

Questo dice la teoria, ma è curioso che per esempio lo stesso Prescher – come ho sottolineato più volte – per primo disillude chiunque gli parli di precisione assoluta in un movimento meccanico, incluso quando sia presente il tourbillon. Thomas ha esperienza a 360° di orologi con questo meccanismo regolatore (volante,1,2,3 assi), eppure egli – sottolineando le sfide tecniche cui bisogna in questi casi affrontare, come il bisogno di “forza costante” – parla sempre della complicazione dal punto di vista tecnico-visivo, come un esempio di arte cinetica e non di assoluto guadagno in precisione.

Concludendo, impariamo meglio come funzionano i meccanismi distinguendo innovazione da precisione. Che sia declinato nella maniera più tradizionale, o in quella più futurista che deve ancora venire, un tourbillon andrebbe sempre misurato solo come un opera d’arte, cioè un veicolo dell’espressione dell’artista o degli artisti che l’hanno creato.

E’ nelle finiture, nella sua danza e nella modalità di funzionamento del meccanismo stesso, di quelli a lui associati che magari nessuno aveva mai pensato così prima, che va misurata questa complicazione, non in una corsa alla precisione che (per fortuna) oggi non appartiene più e, speriamo mai apparterrà a questo campo. Ti pare poco?

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Bonus

John-Mikaël Flaux: costruire (in casa) un tourbillon

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Descrizione

Con il L.U.C Flying T Twin, Chopard presenta un nuovo orologio dotato del suo movimento tourbillon volante di manifattura. Questo straordinario esemplare, tanto tecnico quanto estetico, risalta nella collezione L.U.C per il suo look: quadrante blu in oro guilloché a mano, proporzioni impeccabili e cassa ultrapiatta in oro etico bianco 18 carati. La serie limitata di cinquanta raffinati esemplari è progettata per i gentleman contemporanei che apprezzano l’orologeria di qualità e vanta il Punzone di Ginevra e il certificato di cronometria del COSC.

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