Qual è l'orologio da polso più preciso al mondo? Sbaglia solo di un secondo all'anno!

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Qual è l'orologio da polso più preciso al mondo? Sbaglia solo di un secondo all'anno!

Zenith DEFY LAB – La Manifattura presenta l’orologio meccanico più preciso al mondo.

Le Locle (Svizzera), giovedì 14 settembre 2017.

Zenith scrive il proprio futuro…nonché quello dell’orologeria svizzera.

La Manifattura svizzera Zenith, con sede a Locle, produce

orologi meccanici da 152 anni. Circa 40 movimenti diversi (in quanto a forma e complicazioni) vengono prodotti internamente, a dimostrazione del suo eccellente savoir-faire manifatturiero.Come non ricordare la paternità del primo cronografo automatico nella storia dell’orologeria svizzera, nel 1969, dotato peraltro di una funzione del tutto sconosciuta e inimmaginabile per l’epoca: la capacità di misurare 1/10 di secondo, il primo decimale di secondo risultante da una frequenza di oscillazione di 5 Hz. Di fatto, una sorta di Sacro Graal! Si parla spesso del movimento El Primero, ormai leggendario nell’orologeria svizzera, simbolo dell’attaccamento originale di Zenith all’innovazione e alla ricerca della precisione. Oggi Zenith si riallaccia ai concetti fondamentali di innovazione e ricerca presentando Defy Lab e il suo nuovo oscillatore – un’invenzione in grado di rimettere in discussione niente meno che il principio di funzionamento degli orologi meccanici ideato da Christiaan Huygens nel XVII secolo.

Un annuncio fatto in occasione di una conferenza stampa a Locle, presso la Manifattura

Zenith, alla presenza di Jean-Claude Biver, Presidente della Divisione Orologi del gruppo

LVMH, di Julien Tornare, CEO di Zenith e di Guy Sémon, CEO dell’Istituto Science LVMH.

Un’innovazione, un orologio sviluppato grazie alle sinergie delle competenze dei marchi della Divisione Orologi del gruppo LVMH sotto la supervisione di Guy Sémon.

In breve:

Defy Lab è il primo e unico orologio meccanico a offrire un’evoluzione e un

miglioramento del principio di regolazione bilanciere-spirale presentato nel gennaio

del 1675.

Dal 1675 il principio della molla a spirale accoppiata a un bilanciere per il

funzionamento di un orologio, formulato da Christiaan Huygens presso l’Accademia

Reale delle Scienze di Parigi, non è mai stato messo in discussione. Migliorato: sì,

ottimizzato ai massimi livelli, senza dubbio. Ma mai messo in discussione nella sua

natura intrinseca, in quanto considerato eterno e immutabile.

Un nuovo oscillatore formato da un unico pezzo, monolitico, in siliciomonocristallino (con dettagli più sottili di un capello), che sostituisce il gruppo bilanciere-spirale. I circa trenta componenti di un organo regolatore standard (che necessita di assemblaggio, adeguamento, regolazione, controllo, lubrificazione) vengono sostituiti da un unico elemento, spesso solo 0,5 mm (a fronte dei circa 5 mm abituali).

Uno sviluppo da togliere il fiato: batte alla frequenza incredibile di 15 Hz, con un’ampiezza di +/- 6 gradi e quasi 60 ore di riserva di carica, ovvero il 10% in più rispetto a El Primero – nonostante una frequenza triplicata.

Questa frequenza gli conferisce una precisione fuori dal normale, circa 10 volte maggiore: in media tale precisione è di 0,3 secondi al giorno (a titolo indicativo: uno dei criteri per la certificazione COSC «cronometro» è la marcia giornaliera media, nei 10 primi giorni di controllo, compresa fra – 4 sec e + 6 sec., con una tolleranza fino a 10 secondi al giorno).

La sua precisione va ben oltre le 24 ore di funzionamento (termine entro il quale di solito gli orologi meccanici iniziano a perdere energia e quindi precisione). Questo nuovo oscillatore conserva la stessa precisione per il 95% della propria riserva di carica (circa 60 ore).

Nessun bisogno di olio: nessun contatto, nessun attrito, nessuna usura, quindi nessuna necessità di lubrificazione.

Insensibile alla temperatura, alla gravità e agli altri campi magnetici. Ciò elimina anche i notevoli punti deboli degli attuali gruppi bilancieri-spirali, che si deformano e/o si dilatano, con conseguente perdita di precisione. Defy Lab vanta una triplice certificazione: è certificato Cronometro, con il punzone testa di vipera dell’Osservatorio di Besançon per conto dell’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure. In materia termica, la gamma della norma ISO-3159 è stata ampliata: con scarti nell’ordine di 0,3 secondi al giorno e gradi Celsius di deviazione garantiti, la sua prestazione è due volte meglio di quella consigliata. Infine, l’orologio soddisfa i criteri contro il magnetismo di cui alla norma ISO-764: ha un comportamento 18 volte migliore (orologio completo), che implica la capacità di resistere a 88.000 ampere per metro o 1100 gauss. I primi 10 orologi Defy Lab (10 pezzi unici, tutti diversi tra loro), proposti in uno speciale cofanetto per collezionisti, sono già andati esauriti in prevendita. Rivestimento dell’orologio Defy Lab:

Primo orologio la cui cassa (44 mm di diametro) è realizzata in Aeronith, il composto di alluminio più leggero al mondo.

Un nuovo materiale, simile a una schiuma metallica molto solida, messo a punto grazie a una esclusiva procedura high-tech, con una densità nell’ordine di 1,60 kg/dm3, cioè 2,7 volte più leggero del titanio 1,7 volte più leggero dell’alluminio e il 10% più leggero della fibra di carbonio.

Zenith scrive il proprio futuro … nonché quello dell’orologeria svizzera.

Questo meccanismo apre nuove prospettive, una nuova dimensione. Si tratta niente meno che della rivisitazione del principio di Huygens con un altro sistema meccanico.

Rivisitazione dell’orologio meccanico

Nel 1675, l’astronomo, matematico e fisico olandese Christiaan Huygens dimostrò il principio della regolazione del tempo per mezzo di bilanciere e spirale all’interno di un orologio; un principio tuttora alla base di tutti gli attuali orologi meccanici. Questa invenzione si riallacciava in parte ai lavori dello scienziato ed esperto di meccanica Ignace-Gaston Pardies, che teneva un rapporto di corrispondenza con Isaac Newton. Presentò la teoria dell’isocronismo delle vibrazioni meccaniche davanti all’Accademia francese delle Scienze nel 1673, ma purtroppo morì prima di essere riuscito a pubblicarne le prove.

Nel 2017 un nuovo approccio scientifico guidato da Guy Sémon rimette in discussione il

principio inventato da Christiaan Huygens 342 anni fa, la regolazione degli orologi meccanici mediante un bilanciere associato a una spirale.

Prestazione, semplificazione e impatto estetico

Per la prima volta nella storia della cronometria, un progresso tecnologico soppianta il

principio di Christiaan Huygens in termini di prestazione, di estetica e di semplicità. Finora

nessuno si era mai spinto così in là.

Leader incontrastato del cronografo ad alta frequenza grazie al leggendario movimento El

Primero, il marchio Zenith passa all’altissima precisione con l’orologio Defy Lab, che compie un vero e proprio balzo in avanti in termini di prestazione e costruzione.

Sulla scia della tradizione 1969: Zenith fa brillare la propria stella nella saga del cronografo presentando El Primero («il primo» in esperanto): un calibro automatico integrato con ruota a colonne che batte alla frequenza elevata di 36.000 alternanze/ora (5 Hz) e mostra una precisione, certificata «cronometro», al 10° di secondo. Si tratta del cronografo di serie più preciso al mondo – che è rimasto tale sino ad oggi.

Marzo 2017 : Con un record basato sullo stesso DNA, Zenith presenta 1/100 o di secondo in un orologio di serie, il Defy El Primero 21, un cronografo che indica i centesimi di secondo tramite la lancetta centrale e una frequenza di 50 Hz, rendendolo dieci volte più rapido e più preciso rispetto al suo illustre predecessore. È la prima volta che 1/100o di secondo viene proposto in un orologio di serie. È anche la nascita di una nuova linea di orologi Zenith, ribattezzata Defy, la cui caratteristica principale è l’innovazione. Sono i primi frutti del rinnovamento del marchio stellato.

Settembre 2017: precisione e affidabilità sono profondamente radicate nel DNA di El Primero del 1969, così come in quello del nuovo Defy El Primero 21. Il marchio detiene il record di 2333 premi di cronometria. Non sorprende quindi che il calibro ZO 342 del Defy Lab rifletta la ricerca di Zenith in materia di innovazione e alta precisione.

Adottando un approccio scientifico completamente nuovo nella creazione dei modelli e

nell’innovazione di un orologio meccanico, nonché impiegando nuovi metodi della meccanica moderna, il Istituto R&D del LVMH Watch Division rinnova completamente il concetto alla base di questo tipo di orologio.

Caratteristiche straordinarie sottolineano la portata di questo sviluppo da togliere il fiato: un oscillatore formato da due componenti in silicio monocristallino, una incredibile frequenza di 15 Hz con un’ampiezza di +/- 6 gradi e quasi 60 ore di riserva di carica, cioè il 10% in più di quella di El Primero, a dispetto di una frequenza triplicata.

Il nuovo oscillatore Zenith è inoltre monopezzo e privo di collegamenti meccanici, pertanto ha una trentina di componenti tradizionali in meno (che necessiterebbero di assemblaggio, adattamento, regolazione, controllo e lubrificazione).

High Tech e High Mech

Con Defy Lab Zenith introduce un movimento completamente rinnovato, chiamato ZO 342. La particolarità di questo calibro, con diametro di 32,8 mm e spessore di 8,13 mm, salta immediatamente all’occhio: l’oscillatore Zenith, spesso soltanto 0,5 mm, è visibile sotto il quadrante.

Per sostituire il regolatore di un orologio meccanico tradizionale, cioè un gruppo bilanciere-spirale formato da oltre 30 componenti, di spessore di circa 5 mm, il Istituto Science del gruppo LVMH ha inventato l’organo monolitico del Defy Lab.

La funzionalità di questo nuovo oscillatore è stata considerevolmente migliorata. Si presenta come un organo tutto intero, senza collegamenti meccanici, che si sostituisce ai quasi trenta pezzi normalmente assemblati, adattati, regolati e controllati.

L’assenza di accoppiamenti elimina i contatti, gli attriti, le usure, le deformazioni, la

lubrificazione, gli assemblaggi e le dispersioni. La ruota che sostituisce quella di

scappamento ha una forma particolare e il suo ciclo non corrisponde al funzionamento

classico di uno scappamento ad ancora svizzero. È in silicio, rivestita con ossidazione

superficiale.

Frequenza molto alta

L’oscillatore Zenith batte a una frequenza di 15 Hz (108.000 alternanze all’ora), tre volte

superiore a quella dello storico movimento El Primero, beneficiando tuttavia del 10% di

riserva di carica supplementare. Senza alcun tremolio, la lancetta di secondi compie una

rotazione fluida e continua. Questo semplice confronto consente di appezzare il guadagno in termini di consumo di energia rispetto a un sistema bilanciere-spirale convenzionale.

L’ampiezza è +/- 6 gradi, anziché di oltre 300 gradi come avviene di solito.

Dedizione alla precisione

La precisione dell’orologio Defy Lab non soltanto soddisfa “ovviamente” i requisiti della

norma ISO-3159, ma soprattutto li supera. Nella storia dell’orologeria in nessun concorso di cronometria si è mai visto un orologio meccanico di serie con un tale livello di precisione.

Nella produzione di serie l’isocronismo è di +/- 0,5 secondi in un intervallo da 0 a 48 ore. A

titolo di confronto, i migliori sistemi tradizionali di serie fanno registrare una variazione

nell’ordine di +/- 2 secondi in sole 24 ore. Oltre questa soglia la precisione diminuisce — si

tratta di un fenomeno fisico. La precisione di un gruppo bilanciere-spirale dipende

dall’ampiezza, ma non nel caso dell’oscillatore Zenith.

Tripla certificazione

Il Defy Lab è un orologio che riporta il punzone “testa di vipera”, certificato Cronometro

dall’Osservatorio di Besançon, per conto dell’Ufficio Internazionale dei pesi e delle misure.

L’oscillatore Zenith è in procinto di ottenere la certificazione come non magnetico e soddisfa criteri elevati relativamente alle variazioni di temperatura.

In materia termica il reparto R&D della Divisione Orologi LVMH ha ampliato la gamma della norma ISO-3159: con scarti nell’ordine di 0,3 secondi al giorno e gradi Celsius di deviazione garantiti, la sua prestazione è due volte meglio di quella consigliata. Inoltre questa variazione è constatata su uno spettro compreso fra -7°C e +53°C, mentre la norma limita i requisiti alla gamma da +8°C a +38°C.

Ovviamente l’orologio soddisfa i criteri relativi al magnetismo della norma ISO- 764: si

comporta addirittura circa 18 volte meglio (orologio completo), essendo in grado di resistere a 88.000 ampere per metro o 1100 gauss, senza necessità di una cassa interna.

Un nuovo materiale chiamato AERONITH, che richiama alla mente la presenza di

Zenith nella storia dell’aeronautica

Oggetto di un brevetto depositato dal reparto R&D di Hublot, sotto la guida del direttore

Mathias Buttet, l’Aeronith è un nuovo materiale caratterizzato nello specifico da una

particolare leggerezza.

Proprio la leggerezza si annovera nella lunga tradizione della storia di Zenith nell’aeronautica. Da ricordare in particolare la gloriosa traversata della Manica nel 1909 a

opera di Louis Blériot, che portava al polso un orologio Zenith, nonché il salto straordinario di Felix Baumgartner nel 2012, il più alto di un essere umano in caduta libera: Baumgartner ha saltato da 38.969 metri di altezza ed è stato anche il primo uomo a superare il muro del suono in caduta libera – anche lui portava al polso un orologio Zenith.

Grazie alla propria maestria nell’arte della fusione, Hublot ha messo a punto questo

composto di schiuma d’alluminio e polimero speciale. Il risultato: l’AERONITH, un nuovo

materiale ibrido (non una lega) 2,7 volte più leggero del titanio, 1,7 volte più leggero

dell’alluminio e il 10% più leggero della fibra di carbonio.

Una schiuma metallica a celle aperte, irrigidita grazie a un polimero speciale

Le tappe principali del processo di fabbricazione sono le seguenti: questo materiale ibrido

realizzato con tecnologie all’avanguardia si ottiene portando l’alluminio alla temperatura di fusione. Si tratta dell’alluminio 6082, noto per il suo impiego in ambito marittimo, in quanto

offre una resistenza eccellente alla corrosione. Viene colato in uno stampo e qui, grazie a una procedura messa a punto internamente a Hublot, si trasforma in schiuma metallica a celle aperte. In queste celle aperte viene quindi infiltrato uno speciale polimero molto leggero, resistente ai raggi ultravioletti e anallergico a contatto con la pelle.

Il tutto viene fatto raffreddare per ottenere un composto molto leggero, molto resistente,

caratterizzato da proprietà meccaniche perfettamente adatte a una cassa di orologio, con

densità e quindi peso ridotti al minimo. La lavorazione successiva è analoga a quella per i

metalli preziosi tradizionali.

Gli orologi meccanici inaugurano un’era completamente nuova

Il materiale impiegato per l’oscillatore Zenith è silicio monocristallino ricoperto da uno strato di ossido di silicio. L’eliminazione degli accoppiamenti presenti nei sistemi meccanici tradizionali elimina i contatti, gli attriti, le usure, le deformazioni, la lubrificazione, gli assemblaggi e le dispersioni.

Meno componenti, realizzati con materiali e tecnologie d’eccellenza, migliorano la

funzionalità. Il risultato è l’orologio meccanico più preciso della storia. Il futuro dell’orologeria è in cammino. Come per tutte le innovazioni più importanti, sono stati prodotti soltanto 10 orologi. La volontà è tuttavia quella di sviluppare una produzione di serie. Le squadre sono già al lavoro per ideare nello specifico un design originale e diverso.

L’orologio Defy Lab è venduto in 10 cofanetti speciali

I collezionisti si sono già assicurati in prevendita i 10 speciali cofanetti di lancio di Defy Lab

(10 pezzi unici, tutti diversi fra loro), ciascuno dei quali comprende:

un invito personale per assistere alla conferenza stampa di lancio;

un invito personale per scoprire la Manifattura Zenith, nel momento in cui al cliente

sarà consegnato il suo orologio, con un soggiorno interamente organizzato e

un’accoglienza personalizzata da parte di Jean-Claude Biver, Julien Tornare et Guy

Sémon;

sarà consegnato il suo orologio, con un soggiorno interamente organizzato e un’accoglienza personalizzata da parte di Jean-Claude Biver, Julien Tornare et Guy Sémon; il tutto completato da una eccezionale degustazione per celebrare la storia e l’eredità,

con i più prestigiosi vini liquorosi al mondo (Sauternes, Château d’Yquem) e apertura

di una bottiglia del 19° secolo.

Orologi degni di nota: l’orologio svizzero più preciso

L’orologio più preciso mai sviluppato in Svizzera, il FOCS-1, è entrato in funzione nel 2004. Si trova in un laboratorio dell'Ufficio Federale di Metrologia METAS di Berna. Se doveste rivisitare il paese tra 30 milioni di anni l'orologio non avrebbe perso più di un secondo.

Il FOCS-1 è uno dei cinque orologi atomici del Laboratorio di Tempi e Frequenze, che coopera con 45 istituzioni simili in tutto il mondo e con altri 250 orologi atomici contribuisce a fornire i dati utilizzati per determinare il Tempo Universale Coordinato (UTC), riferimento per il calcolo di tutti i fusi orari.

Mentre un orologio meccanico utilizza l’oscillazione del pendolo per dividere il tempo in intervalli uguali, un orologio atomico usa l’oscillazione che avviene all’interno degli atomi quando vengono fatti transitare in un campo magnetico. La frequenza di queste oscillazione atomica è sempre costante. Ecco perché è così preziosa come standard di misura del tempo.

Il primo orologio atomico è stato costruito negli Stati Uniti nel 1949, e nel corso degli anni la loro precisione è aumentata considerevolmente. Data l’alta velocità di oscillazione degli atomi, la loro osservazione poteva avvenire solo per un tempo limitato, il che restringeva la precisione di misurazione.

L’ultima generazione di orologi atomici – compreso quello svizzero – utizza dei laser per raffreddare gli atomi portandoli ad una temperatura vicina allo zero assoluto. Questo rallenta la «corsa» degli atomi da 200 m/sec a 6 m/sec e sono questi atomi «rallentati» a venir fatti transitare nel campo magnetico che ne provoca l’oscillazione.

L’unicità dell’orologio svizzero consiste nell’utilizzo di un fascio tipo continuo invece di uno di tipo spasmodico. Grazie a questo sistema, gli atomi si scontrano con meno frequenza, rendendo la misurazione più precisa.

Una tale precisione potrebbe all’apparenza sembrare superflua. Ma, oltre a determinare l’ora ufficiale in tutto il mondo, trova un'altra serie di applicazioni. La navigazione satellitare dipende dagli orologi atomici e, più sincronizzati sono, più i dati forniti dal sistema risultano accurati. Anche i telescopi radiofonici di tutto il mondo possono essere sincronizzati in quanto osservano lo stesso punto nello spazio, creando l’effetto di un singolo telescopio di diametro pari al diametro della terra.

Qual è l'orologio da polso più preciso al mondo? Sbaglia solo di un secondo all'anno!

Pochi giorni fa abbiamo visto quali sono i Rolex più costosi di sempre, ma le curiosità a proposito dell’orologeria sono davvero innumerevoli. Una domanda che qualche appassionato potrebbe chiedersi è la seguente: qual è l'orologio da polso più preciso al mondo?

Quando si tratta di orologi, le opzioni a disposizione sono moltissime e variano anche in base alla sua tecnologia, ovvero in base al movimento meccanico, automatico o al quarzo. Coloro che cercano la perfezione devono prestare molta attenzione alla scelta giusta, e ci sono alcuni modelli che potrebbero convincere più o meno di altri per la loro accuratezza.

Ad esempio, nel 2017 il marchio Zenith ha lanciato la serie Defy con il modello Defy Lab commercializzato come l’orologio meccanico più preciso di tutti i tempi. Per raggiungere questo traguardo, gli esperti produttori hanno rimosso numerosi componenti solitamente presenti in un orologio meccanico per aggiungere invece un oscillatore in silicio monocristallino in un unico pezzo, incapace di sbagliare per oltre 0,3 secondi al giorno. Il Calibre 360 Concept Chronograph creato da TAG Heuer è però un altro prodigio della tecnica da non snobbare, capace di visualizzare il tempo fino a un centesimo di secondo grazie a un avanzato bilanciere che può oscillare a 360.000 BPH.

Se si dovesse trovare però il vero vincitore a oggi, sarebbe il Citizen Calibre 0100 lanciato nel 2019, caratterizzato da un meccanismo al quarzo unico al mondo con precisione valutata a circa +/- un secondo all'anno. Questa stabilità è garantita dalla sua impossibilità di essere influenzato da fattori come temperatura, segnali radio e cambi di posizione. Il prezzo rispecchia effettivamente questa caratteristica, dato che la vendita al lancio partiva da 7.400 dollari e poteva arrivare addirittura a 16.800 dollari. Come potrete già immaginare, è andato sold-out in pochissimo tempo diventando a tutti gli effetti un pezzo per collezionisti.

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