Lavorazione oro artigianale: cosa significa
La lavorazione dell’oro artigianale è una tecnica orafa che procede di pari passo con la nascita di un gioiello. Si parte dalla progettazione del design, cioè disegnare anelli, bracciali, orecchini, ecc.; per poi passare alla prototipazione gioielli (anche in 3D), alla fusione e alla rifinitura. Infine la realizzazione gioielli su disegno arriva alla lucidatura e viene consegnato al committente.
Uno dei metalli più usati, per la sua naturale malleabilità e resistenza, è senza dubbio l’oro. Fin dai tempi antichi veniva utilizzato per le creazioni di gioielli artigianali, che avevano lo scopo di sottolineare l’elevato stato sociale di chi lo possedeva. Oggi è importante che un oggetto prezioso possieda la punzonatura, un marchio che indica la purezza del metallo e la sua percentuale nella lega. Generalmente, per l’oro, la punzonatura viene espressa in millesimi, in altri tempi si utilizzava rappresentarlo in Kt* poi abolito per sostituirlo con l’attuale.
*750/1000 (18 kt) per la maggior parte dei gioielli di elevata qualità o 550/1000 (12 kt) se sono antichi ma anche 325/1000 (9 kt)
La lavorazione dei gioielli in oro conversa tecniche che sono più o meno rimaste le stesse nel corso del tempo. Nel nostro laboratorio gioielli artigianali, infatti, l’oro viene prima fuso e modellato con svariate abilità: a cesello, a stampo, a filigrana, etc. La produzione gioiello si arricchisce anche di metodi di decorazione e incastonatura gemme preziose. In connubio tra il metallo tra i metalli e le pietre preziose fa nascere un’opera d’arte da regalare o indossare.
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