Perché l’argento annerisce?
Spesso è la piccola percentuale di rame ad essere responsabile della reazione di ossidazione, ovvero della reazione del metallo a contatto con l’ossigeno presente nell’aria, ma anche allo zolfo (spesso causato dall’inquinamento), oppure all’umidità. A questo si aggiunge il contatto con la pelle di persone che hanno un PH alto, ovvero una sudorazione più acida. Infine, le lozioni per la pelle, le creme solari, i deodoranti e i profumi sono dei prodotti che possono accelerare l’ossidazione del metallo.
Per evitare di far annerire l’argento bisogna innanzitutto imparare a conservarlo bene: luce, calore e umidità sono nemici dell’argento e contribuiscono ad annerirlo. Conserva i gioielli in una scatola chiusa, foderata con panno morbido per evitare che il metallo si rovini. Se non avete una scatola di legno, potete optare anche per un box di plastica oppure un barattolo, ma non trasparente. Riponete i gioielli assieme a sacchetti essiccanti, che si utilizzano anche per il materiale elettronico. All’interno dei sacchetti può esserci, per esempio, gel di silice, che mantiene asciutta l’aria circostante. È un consiglio utile specialmente per chi vive in case o in località umide, come al mare o vicino a un corso d’acqua. Attenzione a tenere i sacchetti fuori dalla portata dei bambini. Se non volete acquistare i sacchetti, potete utilizzare un pezzo di gesso, un altro materiale che tende ad assorbire l’umidità.
Attenti all’acido. Le sostanze acide sono nocive per il vostro argento, l’acidità della pelle, i cosmetici, e magari il contatto casuale con qualche residuo in cucina può far sparire rapidamente la lucentezza dei gioielli. Non avvicinate collane, anelli e bracciali a senape, limone, aceto e, in generale, al cibo. Se durante la giornata avete sudato, pulite i gioielli prima di riporli. Non lo sospettate, eppure anche gomma e lattice non sono amici dell’argento. Il contatto prolungato potrebbe ossidare l’argento più rapidamente.
Come pulire i tuoi gioielli in argento
Donare nuova vita ai vostri gioielli d’argento in modo naturale e senza ricorrere a prodotti chimici costosi e spesso dannosi? Si può. Anzi, sarete sorpresi di scoprire che quasi sicuramente quello che vi occorre per questa delicata operazione lo avete già in casa, in dispensa o nel mobiletto del bagno.
Non ci credete? Fate una prova: prendete il vostro dentifricio a pasta bianca, spremetene un po’ su uno spazzolino a setole morbide e poi iniziate a strofinare delicatamente il vostro gioiello d’argento ossidato. In men che non si dica, tutto lo splendore originario tornerà a emergere.
Se ci spostiamo in cucina, troviamo altri potenti alleati: aceto, bicarbonato e alluminio. Ricoprite il fondo di un contenitore con l’alluminio poi riempite con acqua e due cucchiai di bicarbonato, immergete il gioiello che volete lucidare e lasciatelo a mollo per un’ora. La reazione chimica che pulisce l’argento è causata dai sali prodotti dall’alluminio che reagiscono con il bicarbonato. Infinite asciugate bene con un panno morbido.
In alternativa riempite un contenitore con acqua bollente e due cucchiai di aceto. Appena si sarà un po’ raffreddato (caldo si, bollente no) immergete il gioiello e lasciatelo in ammollo per almeno mezz’ora, Il potere antiossidante e sgrassante dell’aceto ripulirà completamente la superficie. Da ultimo, ripescatelo e asciugatelo dolcemente con un panno.
Sempre col bicarbonato e poca acqua potete inoltre creare una pasta da apporre direttamente sulle superfici annerite con un pennello o una pezzuola. In questo modo potrete togliere le macchie da suppellettili particolarmente grandi. Mescolando bicarbonato e succo di limone otterrete una crema ancora più efficace.
Per conservarli al meglio, avvolgeteli in un panno di cotone o di feltro pulito. Saranno più riparati e, nel caso si rovinassero, staranno lontano dagli altri gioielli. Vi svelo un trucco: utilizzate quei piccoli sacchetti che si trovano quando si acquistano oggetti di elettronica e che servono ad assorbire l’umidità in eccesso.
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