Quanta vita diamo ancora a uno smartwatch? Francamente non è che la cosa mi interessi molto: tra l’altro, avendo una visione olistica sulla misurazione del tempo, magari un giorno ne comprerò uno. Ma prima – di sicuro – farò mio un NIXIE WATCH!
Sto cercando solo il modo migliore di iniziare un articolo su John-Mikaël Flaux , un vero enfant prodige dell’orologeria che conosco da anni e di cui scrivo sempre volentieri. John-Mikaël vive e lavora a Morteau, villaggio nello Jura francese a 13 km da Le Locle (CH). A soli 21 anni aveva già realizzato il suo primo tourbillon. Ora, a 28, ha creato The Car Clock , un orologio da tavolo e un fine pezzo di Alta Orologeria che esteticamente riprende le auto da corsa degli anni ’30.
The Car Clock: un orologio da corsa
Il parallelismo tra orologeria e auto da corsa ebbe inizio molto tempo fa. Costruire un modellino d’auto a mano che esteticamente riprende le Bugatti T35 o l’ Alfa Romeo P3 guidata anche dal mantovano volante è un conto, ma realizzarne un esemplare con all’interno meccanismi a vista, che in realtà sono un movimento di Alta Orologeria che non indica solo l’ora, è tutt’altra cosa.
Ho scritto “solo” perché il “calibro” di John-Mikaël Flaux The Car Clock non segna unicamente il tempo ma muove l’auto per davvero!
Proprio così: il motore/movimento meccanico a bordo, collegato alle ruote, consente di far avanzare The Car Clock a una velocità che va da 13,2 mm a 32 cm al giorno.
Se fosse vivo Tazio Nuvolari, cui talismano come ben si sa era una tartaruga, ne ordinerebbe sicuramente una a John…
L’ora è leggibile dai numeri che sono incisi su entrambi i cerchi posteriori; l’indice sul volante permette a John-Mikaël Flaux The Car Clock di segnare il minuto. In questa opera, che potremmo collocare tra gli automi , il tempo può essere impostato manovrando il volante, e la carica viene data nella parte anteriore di Car Clock con una chiave nello stesso modo in cui si avviava il motore nelle prime automobili.
Un discreto e trasparente piedistallo consente di sollevare l’auto in modo da immobilizzare le ruote motrici posteriori.
Com’è costruita The Car Clock
Da quando è bambino John-Mikaël Flaux pensa, progetta e realizza concept mai visti. Un tempo, prima ancora di studiare per diplomarsi da orologiaio, e prima di lavorare alla Ulysse Nardin, una collaborazione durata circa due anni che ha portato alla realizzazione di un incredibile catamarano SuperCat , l’orologiaio indipendente di Morteau costruiva orologi anche complicati nel suo laboratorio a casa, con tutto ciò che trovava. Guarda il video (accelerato) di John mentre monta la The Car Clock in 38 secondi!
Oggi John lavora nel suo atelier di Morteau.
Ogni The Car Clock necessita di un mese di lavoro. Tanto ci vuole per tagliare, rifinire e assemblare i 270 elementi di cui l’auto è costituita. Tutto è naturalmente eseguito interamente a mano e gli elementi del motore-movimento sono decorati con lucidatura, spazzolatura, e incisioni, eseguite nel pieno rispetto delle tradizioni artigianali orologiere.
Le platine principali e i ruotismi sono in ottone e vengono prima lucidate e successivamente sottoposte a un trattamento galvanico al palladio. Il pignone è in acciaio.
La carrozzeria è realizzata in alluminio. Dopo essere stata laccata e lucidata a mano viene assemblata con molta cura: ogni rivetto è realizzato su misura. Come le opere precedenti The Car Clock sarà realizzata in pochi pezzi.
John-Mikaël Flaux The Car Clock: dettagli tecnici e prezzo
Ciascun esemplare è firmato con mese e anno in cui è stato realizzato
Componenti: 270 Rubini: 11 Frequenza: 2,5 Hz – 18.000 a/h Scappamento: Ad ancora svizzero Autonomia di funzionamento: 8 giorni Ora: Visibile a sinistra e destra Minuti: Sullo sterzo
Regolazione: Con lo sterzo Carrozzeria: Alluminio, fatta e assemblata a mano Penumatici: In gomma Sedili: In autentica pelle Meccanismo: Ottone lucidato trattato al palladio e acciaio lucidato
Prezzo: 9.900 Euro
The Car Clock è completamente personalizzabile. Per maggiori informazioni contatta l’orologiaio attraverso il suo sito web .
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