Rolex Cellini: Info, Prezzi, Storia e perchè ne sentiamo parlare poco

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Rolex Cellini: Info, Prezzi, Storia e perchè ne sentiamo parlare poco

Lui porta il nome di un celebre artista italiano, ha una lunga storia di classicità, eleganza e savoir-faire orologiero da vendere, è costruito dal marchio di orologeria di lusso numero uno al mondo, eppure ne senti parlare tanto quanto chi riesce a comprare un Daytona a prezzo di listino e in pronta consegna . Come già svelato dal titolo mi stavo riferendo al Rolex Cellini , un segnatempo che non ha mai riscosso molto successo.

E così gli interrogativi nascono uno dopo l’altro.

Siamo così sicuri che si vendano solo Rolex sportivi e in acciaio? E tutti gli altri modelli in acciaio e oro a Ginevra li costruiscono solo per il mercato grigio? Ma non scherziamo.

Chi vuole acquistare un orologio tradizionale e classico evita per partito preso le proposte coronate e si rivolge altrove? Ni, perché per quanto solo per sua scelta la Maison faccia fatica a muoversi in un campo che si può definire la soglia dell’Alta Orologeria, ai nostri giorni la forza di un brand come Rolex è capace di muovere le montagne, pardon qui basta saper far muovere semplicemente chi compra.

Diamo un occhio alla vita del Cellini dall’inizio sino ai nostri giorni.

Indice

Storia

L’ho scritto più volte, oggi facciamo fatica a ritenere Rolex un marchio innovativo, almeno se ci fermiamo solo all’esterno dei suoi segnatempo e alla frequenza con cui la Maison presenta qualcosa di veramente nuovo.

Eppure agli inizi e per un periodo le cose andavano esattamente al contrario. Continuo a ribadire che la natura del brand ginevrino era soprattutto agli inizi talmente innovativa che il futurista Oyster, il primo orologio da polso al mondo con cassa impermeabile e antipolvere nacque nel 1926, due anni prima del Rolex Prince, il primo Cellini della storia che a parte per le sue forme era tutto meno che innovativo.

Da sempre Cellini è la collezione dove afferiscono i Rolex squisitamente eleganti e tradizionali.

La cassa rettangolare del Prince, piuttosto stravagante per i tempi, è infatti un esempio estremamente chic di segnatempo in puro stile Art-Deco. E segnò anche un successone nelle vendite sino alla fine degli anni ’40 quando si decise di farla uscire di produzione.

A inizi anni ‘50 Rolex era totalmente concentrata a scrivere la sua storia presente e futura con i suoi mitici segnatempo sportivi. Le vendite andavano a gonfie vele, ma per offrire un’alternativa ai classici Oyster con bracciale in acciaio e rigorosamente impermeabili, che seguendo il must del fondatore Hans Wilsdorf non dovevi togliertelo neanche per fare una doccia, spuntarono i Rolex Cellini Danaos, i Rolex Cellini Cestello, i Cellini al quarzo, modelli per uomo e donna anche di piccole dimensioni oggi non più costruiti . In un ambiente dove la staticità è stata trasformata in una macchina per fare i soldi quei Cellini sono un’eccezione.

Nel 2005 Rolex decise di riesumare i Prince.

Così la caratteristica cassa rettangolare Deco venne riproposta solo in diverse versioni d’oro: giallo Ref. 54425, Everose Ref. 54439 e bianco Ref. 54419. Ancora più eleganti dei primi modelli degli anni ’30 / ’40 erano mossi dal calibro 7040 a carica manuale finemente rifinito e, in via del tutto eccezionale, lo si poteva persino ammirare dal fondello in cristallo di zaffiro, fatto straordinario per un Rolex.

Ma nonostante i nuovi Prince fossero segnatempo deliziosi e così decorati da far fatica a credere che fossero coronati, non ripetono il successo commerciale dei primi modelli. Forse Rolex aveva comunque deciso per una toccata e fuga fatto sta che uscirono dal mercato.

Arriviamo ai giorni nostri.

Nel 2014 a Baselworld la collezione Cellini vede una massiccia entrata di tre nuovi modelli, ciascuno declinato in due referenze: Cellini Time (Ref. 50505 e Ref. 50509), Cellini Date (Ref. 50515 e Ref. 50519), infine Cellini Dual Time (Ref. 50525 e Ref. 50529).

L’obiettivo è sempre quello: offrire un’alternativa ai Submariner e i GMT-Master, e anche a un Datejust nonostante si tratti di veramente uno tra i migliori orologi per tutte le occasioni. Chi cerca qualcosa di più tradizionale, uno di quei visti e rivisti orologi svizzeri che sembrano tutti uguali, può finalmente trovarli ora anche nei nuovi Cellini senza uscire da casa Rolex.

Ma stavolta, niente casse Deco, o di altre strane forme.

Anche grazie alla forza immisurabile che quella corona esercita quando appare sul quadrante, i Cellini dei nostri giorni sono segnatempo classici e ben fatti, ma molto simili a quelli di tutte le alte manifatture classiche svizzere.

Tutti i Cellini con prezzi

Rolex ha fatto un passo indietro. Prima i Cellini si differenziavano un po’ tutti tra loro: alcuni erano rotondi, tonneau, rettangolari. Con l’attuale linea Rolex ha voluto far rientrare tutto nei suoi ranghi abituali offrendo, un po’ come tutte le collezioni, dei codici che caratterizzano tutti i Cellini.

Questi sono: la cassa per tutti da 39 mm ed esclusivamente in materiali preziosi. Tutti con lunetta a doppio profilo, liscia e zigrinata e così via per altri elementi tutti uguali come la corona di carica, le anse, la grafica del quadrante.

Modelli

Il tre lancette della collezione, personalmente il mio preferito. In questo modello l’eleganza si spinge ai massimi attraverso i semplici ma azzeccatissimi codici della linea come i lunghi indici applicati divisi in due dal giro dei secondi.

Dettagli tecnici: Cassa da 39 mm in oro, impermeabile sino a 50 metri. Movimento meccanico Rolex 3132 a carica automatica con riserva di carica di 48 ore. Indicazioni: Ore, minuti, secondi. Certificato di Cronometro Superlativo. Sia in oro bianco sia in oro Everose si può scegliere con quadrante bianco o nero.

Ref. 50505 Oro Everose, Prezzo: 14.150 Euro Ref. 50509 Oro Bianco, Prezzo: 14.150 Euro

Per il Cellini con datario Rolex ha optato per un calendario a lancetta che scorre in un sotto quadrante posizionato a ore 3. Una soluzione molto originale ma che qui deve fare ovviamente a meno dell’utile ma troppo sportiva lente ciclopica. Il cerchietto del calendario è decorato a guillochè.

Dettagli tecnici: Cassa da 39 mm in oro, impermeabile sino a 50 metri. Movimento meccanico Rolex 3165 a carica automatica con riserva di carica di 48 ore. Indicazioni: Ore, minuti, secondi, datario a lancetta. Certificato di Cronometro Superlativo. Le versioni in oro bianco offrono una scelta di tre diversi quadranti, quelle in oro Everose due, i classici bianco o nero.

Ref. 50515 Oro Everose, Prezzo: 16.550 Euro Ref. 50515 Oro Bianco, Prezzo: 16.550 Euro

Questo trovo sia il Cellini più utile, e complimenti a Rolex che è riuscita a inserire un secondo fuso orario senza intaccare minimamente la scena. Appare in un contatore alle 6, dove di solito in un orologio tradizionale si possono trovare i piccoli secondi. Questo si può regolare indipendentemente dall’ora locale e, grazie a una finestrella, che mostra nel piccolo indice a ore 9 il Sole o la Luna, si può distinguere se le ore visualizzate si riferiscano al giorno o alla notte. Il Cellini Dual Time esibisce un graziosissimo quadrante con finitura denominata “rayon flammé de la gloire” che può essere nero, argento o marrone.

Dettagli tecnici: Cassa da 39 mm in oro, impermeabile sino a 50 metri. Movimento meccanico Rolex 3180 a carica automatica con riserva di carica di 48 ore. Indicazioni: Ore, minuti, secondi, secondo fuso orario alle sei. Certificato di Cronometro Superlativo. Le versioni in oro bianco offrono una scelta di due diversi quadranti, quelle in oro Everose tre.

Ref. 50525 Oro Everose, Prezzo: 18.050 Euro Ref. 50529 Oro Bianco, Prezzo: 18.050 Euro

Lui per ora è il Cellini top di gamma e quello che fa sperare che Rolex facendo 31 aggiunga alle fasi lunari per lo meno un calendario completo. L’avevo messo nelle previsioni 2019, ma ovviamente “lui” non si è fatto vedere. Per il Moonphase apparso nel 2016 c’è un solo modello: oro Everose con quadrante smaltato bianco. Le fasi lunari sono mostrate alle 6 su un disco anch’esso smaltato ma blu. Questo Rolex richiama alla mente i modelli con calendario che venivano realizzati negli anni ’50 e prima o poi tornerà: basta solo saper aspettare.

Dettagli tecnici: Cassa da 39 mm in oro, impermeabile sino a 50 metri. Movimento meccanico Rolex 3195 a carica automatica con riserva di carica di 48 ore. Indicazioni: Ore, minuti, secondi, datario centrale a lancetta, fasi lunari alle sei. Certificato di Cronometro Superlativo. Le versioni in oro bianco offrono una scelta di due diversi quadranti, quelle in oro Everose tre.

Ref. 50535 Oro Everose, Prezzo: 24.900 Euro

Opinioni

Per quanto mi riguarda ripercorrendo passato, storia e referenze odierne del Cellini ho scoperto e ricordato più di un interessante segnatempo.

Ma allora perché si sente così poco parlare del Cellini? Perché così è, vero?

Quando si tratta di gestire un’icona, migliorarla, riproporla – anche cambiando solo il colore di una lunetta com’è accaduto quest’anno con il nuovo GMT-Master II, Rolex non è seconda a nessuna. E allora? Allora il punto è che il Cellini non è mai stato un’icona, e la colpa di ciò è di come è stato sviluppato.

Visto che le vendite del Prince, il primo Cellini della storia, andavano bene perché l’hanno tolto di produzione? Una risposta plausibile potrebbe essere perché i segnatempo art-deco stavano per mollare, e comunque non si tratta di un design che incontra il favore di tutti; è una nicchia come lo sono tanti altri segnatempo di lusso dalla forma non rotonda.

La seconda mossa sbagliata è stata di inserire nella collezione Cellini segnatempo senza alcuna personalità, senza dei riferimenti estetici ben precisi, uno dei punti su cui Rolex ha costruito la sua fortuna.

Da ora in avanti, finita la dietrologia che non amo mai ma che, a dosi controllate, aiuta almeno a inquadrare i problemi, è più facile capire di come persino Rolex abbia dovuto sbatterci il naso e non solo un paio di volte.

Nel 2005, come tutti fanno in orologeria, è stato riesumato il vecchio Prince. Bellissimo nella sua esecuzione contemporanea, tanto da mostrare agli altri che se Rolex vuole può andare in direzione dei piani alti dell’orologeria, quel segnatempo rettangolare era probabilmente un progetto a termine.

Ma a Ginevra avevano finalmente capito che se doveva esserci ancora un Cellini, doveva inventarsi una personalità esattamente come tutte le altre collezioni. Così nel 2014 la manovra correttiva si è materializzata nell’attuale collezione. Esattamente al contrario di come Rolex ama fare, quelle novità non avevano neanche una vite in comune con i vecchi Cellini.

Tutti uguali, tutti con la stessa casa e con nuovi tratti di design.

Classici? Troppo somiglianti agli altri? Non direi. la maggior parte dei dress watch si somigliano tra di loro ma sono i minuscoli ma decisi particolari a caratterizzarli.

Ancora una volta brava Rolex! Sinceramente non conosco i numeri delle attuali vendite della collezioni né, se volendo acquistare un orologio elegante, quanti pensino a un Cellini: le alternative svizzere e tedesche sono innumerevoli, ma almeno da cinque anni il Cellini ha un volto e adesso è niente male. rolex.com

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