Costruire un segnatempo a regola d’arte è trovarsi ogni volta davanti a una tela bianca: ciascuno inizia a realizzare il suo quadro con la mano che come un pennello trasferisce sul metallo la sua visione. Tutte le volte che Kari Voutilainen pensa a un nuovo segnatempo lo fa combinando magicamente tre elementi : tradizione, semplicità e purezza estetica, meccanica insospettabilmente assai complicata.
È così anche per il suo ultimo 28, una linea di orologi costruiti in pochissimi esemplari che hanno dell’incredibile.
Tecnica avanzata rivolta al passato
Da sempre Kari, finlandese di nascita ma oramai da molto tempo svizzero di adozione, ha le idee molto chiare quando deve costruire una nuova opera; egli prende dal passato le soluzioni meccaniche appartenenti alle migliori tradizioni e le miscela tra di loro a suo piacimento.
Prendiamo il movimento unico di questo 28 E anteprima Baselworld 2019.
Voutilainen, che da sempre è un fan degli orologi da osservazione, lo ha dotato di un bilanciere enorme come quelli dei segnatempo che un tempo si sfidavano nei concorsi di cronometria. Per la molla del bilanciere egli opta sempre per una spirale con curva Phillips all’esterno, ma per quella interna preferisce la molto meno nota curva Grossmann , dal nome del maestro fondatore della Scuola Orologiera di Glashütte.
Perché questa scelta?
Perchè Grossmann fu il primo adottare una tecnica che si prendeva cura della curvatura interna tanto quella esterna. In questa variante essa è avvolta internamente con una cura a ¼ d’arco e assicurata al mozzo rotante dove si trova un pignone in ottone.
La molla della spirale del bilanciere è l’elemento cruciale che determina le oscillazioni cui frequenza isocrona è fondamentale per la precisione di marcia .
Scappamento con impulso diretto
Allo scappamento, altro elemento centrale per il funzionamento preciso di un orologio meccanico, Voutilainen dedica non meno attenzione. Kari oramai monta in tutti i suoi segnatempo uno speciale scappamento costituito da due ruote per ottenere un impulso al bilanciere diretto .
Ma perché è meglio un singolo impulso?
In un normale scappamento ad àncora svizzero durante un’intera oscillazione vengono rilasciati alla ruota del bilanciere due impulsi (che determinano due semi-oscillazioni); si sa anche che è proprio in quei due attimi che, causa risonanze e vibrazioni, l’isocronismo può venir meno.
La soluzione, inseguita da molti orologiai già oltre duecento anni, è uno scappamento diretto che, fornendo un unico impulso, sia in grado di eliminare questi inconvenienti. Ecco uno schema di uno scappamento a impulso diretto di un orologio Voutilainen.
Il movimento a carica manuale ha un’autonomia di 65 ore e batte alla frequenza vintage di 18.000 alternanze/ora.
Interamente costruito e rifinito in-house
Tutto, ma proprio tutto (escluso forse il vetro e il cinturino) viene costruito a mano nell’atelier di Voutilainen sito a Motiers.
Questa novità presenta una cassa personalizzabile da 39 a 43 mm in titanio e un quadrante in argento massiccio ricoperto di smalto nero a grand feu . Estremamente complicato sotto, il suo pulitissimo volto offre solo le indicazioni necessarie: ore, minuti, e piccoli secondi alle sei con lancette e numeri Breguet.
Ma la vera altra complicazione in un segnatempo dell’orologiaio indipendente AHCI sta nell’esecuzione delle finiture del movimento: ruotismi in oro, platine, ponti, viti, tutti lucidati e decorati pazientemente a mano, e infine gli anglage eseguiti con tecniche segrete che fanno dei prodotti marchiati Voutilainen delle opere davvero uniche.
Ecco un paio di esempi di come rifinisce un movimento.
Prezzo: su richiesta a seconda delle personalizzazioni.
Scopri il mondo incantato da dove nascono queste opere d’arte straordinarie visitando il suo sito web www.voutilainen.ch
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